Uno sguardo retrospettivo sulla situazione della contaminazione alimentare in Giappone
riguardante la carne di manzo ed i prodotti ittici
1. Limiti di validità e procedura seguita per questo studio
I dati utilizzato per questo piccolo studio sono quelli pubblicati dal Ministero della Salute (MHLW), che ammontano ormai a un totale di circa 90 000 misure, di cui circa 5800 di prodotti ittici e ben circa 60 000 di carne di manzo.
Lo scopo di questo articolo non è di fare un’analisi statistica dettagliata, che non risulta in ogni caso semplice, ma di dare un panorama generale sulle misure finora raccolte per la carne di manzo e i prodotti ittici in generale.
Le prime domande che si pone il lettore medio crediamo siano due:
- Come evolve la contaminazione degli alimenti nel tempo?
- Quale frazione dei prodotti in commercio presenta una contaminazione più o meno importante o è del tutto pulita?
A queste due domande cerchiamo di rispondere in questo articolo. Abbiamo quindi innanzitutto pensato di osservare l’evoluzione della contaminazione in questi mesi. Per fare questo abbiamo fatto una media sulle misure prese un determinato giorno e le abbiamo messe in un grafico in funzione del numero di giorni passati dall’incidente. Per rispondere alla seconda domanda abbiamo invece deciso di mostrare come queste misure si distribuiscono rispetto al loro contenuto in termini di Cesio. Quest’ultimo tipo di grafico, detto istogramma delle frequenze, mostra il numero di misure che cade in un determinato intervallo. Per esempio, guardando il primo grafico relativo alla contaminazione ittica nella prefettura di Fukushima, si vede che il numero di misure che hanno riportato un valore fra 0 e 100 Bq/kg sono circa 90 (primo rettangolino a sinistra). Attenzione al fatto che il numero riportato in questo istogramma riguarda il valore mediato giornaliero e non la totalità delle misure.
Sappiamo che questo falsa in un certo senso l’analisi che presentiamo, perché non tiene adeguatamente conto, ad esempio, di come i diversi alimenti sono ripartiti nella dieta tipica giapponese, ma visto che questo studio non ha la pretesa di essere di alto livello scientifico abbiamo scelto di considerare una sorta di media dell’intero settore alimentare su una giornata.
Questa maniera di procedere dà anche origine a delle fluttuazioni intorno a quello che potremmo definire un “valore medio”, in quanto la media giornaliera dipende anche da che tipo di alimento è stato misurato. In altri termini, se oggi scelgo di misurare un tipo di alimento che è fortemente contaminato e domani no, avrò una fluttuazione nelle misure che non ha una reale base fisica ma che dipende dal modo con cui ho campionato il prodotto. Un’analisi più accurata deve quindi necessariamente prendere in considerazione alimenti campione specifici, questo sarà probabilmente l’oggetto di futuri post sull’argomento.
Abbiamo fatto questo per la carne di manzo e per i prodotti ittici perché sono quelli più trascurati nei rapporti bi-settimanali (a causa dell’enorme quantità di dati da trattare ogni volta) e per le prefetture più colpite, ovvero Fukushima, Miyagi, Ibaraki e Iwate. Per quanto riguarda le altre prefetture, non sono state prese in considerazione per due motivi: il primo, più importante, è che i dati disponibili una volta raggruppati per fare questa analisi sono troppo pochi per poter concludere qualunque cosa; in secondo luogo abbiamo ritenuto la situazione di queste quattro prefetture abbastanza rappresentativa del peggior caso possibile.
I dati presentati si riferiscono alle misure prese fra l’11 marzo 2011 (data dell’incidente) e i primi di gennaio 2012.
Il criterio del limite di 500 Bq/kg fissato dal Governo giapponese per il ritiro dal commercio è ben illustrato in questo link e in quest’altro e appare seguire le linee guida del Codex Alimentarius, andando comunque molto al di sotto del limite legale (119 Bq/kg). Le misure con contaminazione nulla sono 60, pari al 53% circa.
Un altro livello importante nelle analisi č stato scelto da noi a 100 Bq/kg, come indicativo di un livello di contaminazione al di sotto del quale gli alimenti possono essere considerati come puliti per tutti i casi pratici. Questo livello deve essere ritenuto pių importante delle misure riportate a 0 Bq/kg (“completamente pulite”), in quanto in alcuni casi la segnalazione del Ministero della salute si limitava a riportare la dicitura “inferiore ai limiti di misura”. Questo significa in pratica che alcune misure segnalate come 0 Bq/kg possano in realtā avere dei valori di poche decine di Bq/kg, situazione che non altera invece le statistiche riguardanti le misure inferiori a 100 Bq/kg. Consigliamo pertanto di tenere queste come riferimento.
Un’ultima nota: i lettori pių attenti noteranno che nei grafici non sempre il livello di Cs-137 segue il livello di Cesio totale (la differenza fra le due linee rappresenta la componente di Cs-134). Questo č dovuto al fatto che in diversi rapporti il MHLW riporta il valore di Cesio totale senza dettagliare la componente in Cs-137 e Cs-134.
2. Risultati dello studio
Siccome il tempo di dimezzamento del Cs-137 č di circa 30 anni e eventuali fenomeni di sedimentazione marina sono giā avvenuti, le tendenze posteriori a 5 mesi dalla data dell’incidente evidenziate per la contaminazione marina possono ormai considerarsi in linea di massima stabili. E’ vero tuttavia che il sistema marino č estremamente complesso che chiama in causa pesci di fondale e pesci predatori che assimilano il contaminante in maniera pių stabile e pių in ritardo rispetto ai pesci filtratori, questo argomento potrebbe quindi essere l’oggetto di un futuro articolo. La contaminazione dei prodotti ittici esiste certamente, e in diversi casi si rilevano valori degni di attenzione. Tuttavia, essa riguarda essenzialmente la prefettura di Fukushima, in maniera molto minore le prefetture di Ibaraki e Miyagi ed č praticamente inesistente per la prefettura di Iwate. Inoltre, a partire dal 5 mese si puō notare una diminuzione della contaminazione media. Questo non č certamente dovuto al decadimento dei contaminanti, ma pių probabilmente al fatto che questi si sono depositati e impattano una parte pių ristretta dell’ambiente marino.
Per quanto riguarda la carne, il numero di misure pulite č molto superiore a quello che si ci potrebbe attendere a priori, tuttavia si possono trovare ancora alcuni campioni che presentano una contaminazione importante. La situazione della contaminazione della carne di manzo č infatti meno chiara di quella dei prodotti ittici. Poche misure sono disponibili prima dell’8 luglio, data alla quale si č scoperto che del foraggio contaminato era venduto alle fattorie che allevavano i bovini. Da questo momento in poi il governo ha iniziato una notevole campagna di misure ed ha applicato la politica di ritirare (acquistando) a monte della catena di produzione i capi contaminati. L’analisi effettuata mostra che questa politica ha dato i suoi frutti nell’arco di 2-3 mesi, in quanto gli alti tassi di contaminazione misurati subito dopo quello che chiameremo l'”affare fieno contaminato” sono diminuiti notevolmente. Misure superiori ai valori limite della legge esistono ancora, e questo si lega al fatto che la contaminazione dei bovini si č estesa a macchia di leopardo in maniera non facilmente controllabile e monitorabile nelle differenti prefetture. Molta carne č quindi ormai pulita, ma non si puō escludere la possibilitā di imbattersi in una partita di carne ancora contaminata. Diverso il discorso per la carne di animali selvaggi, che qui non č preso in considerazione.
Riportiamo due tabelle riassuntive che mostrano la percentuale delle misure con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg e superiore ai limiti di legge.
Fukushima(*) | Miyagi | Ibaraki | Iwate | |
<100 Bq/kg | 65% | 99% | 92% | 99.7% |
>500 Bq/kg | 5% | – | 0.5% | – |
(*) Per Fukushima, misure a partire da 5 mesi
Misurazioni della contaminazione della carne di manzo per prefettura
Fukushima(*) | Miyagi | Ibaraki | Iwate | |
<100 Bq/kg | 97% | 96% | 99.6% | 97% |
>500 Bq/kg | 1% | 0.5% | – | 0.4% |
(*) Per Fukushima, misure a partire dall’8 luglio (affare “fieno contaminato”)
3. Confronto generale della situazione nelle quattro prefetture
3.1 Contaminazione Ittica
Come si vede nei grafici seguenti, la maggior parte della contaminazione ittica rimane concentrata nei prodotti della prefettura di Fukushima, seguita a parecchia distanza dalla prefettura di Ibaraki. Rispetto a queste, la contaminazione delle altre due prefetture č praticamente inesistente.
3.2 Contaminazione della carne di manzo
La situazione della carne di manzo č pių complessa. Al principio abbiamo poche misure nella prefettura di Fukushima, non particolarmente contaminate. Intorno all’8 luglio si scopre che diverse partite di fieno contaminato erano state vendute agli allevatori: a partire da questo momento, le misure di manzo si intensificano notevolmente, mettendo in evidenza una discreta contaminazione distribuita a macchia di leopardo. Questo si puō dedurre dai grafici presentati in base a due indizi: esistono notevoli oscillazioni nei valori medi giornalieri (la contaminazione dipende molto dalle particolari fattorie e dai punti di macellazione) e un brusco aumento della contaminazione media proprio a partire da questa data.
4. Prodotti Ittici
4.1 Prefettura di Fukushima
Un grafico della contaminazione media nei prodotti ittici nella prefettura di Fukushima mostra che vi č stato un netto abbassamento medio di questa contaminazione a partire da circa 3 mesi dopo l’incidente. A partire da questo momento la contaminazione resta sostanzialmente costante, e si attesta su valori di circa 250-300 Bq/kg pur con una certa variabilitā, come si vede in questo grafico:
La distribuzione delle misure mostra una grossa concentrazione di queste al di sotto di 1000 Bq/kg, ed in particolare al di sotto dei 500 Bq/kg fissati dalla legge per il ritiro dal commercio. Guardando il grafico si puo’ notare la presenza di diverse misure al di sopra del limite di 500 Bq/kg, questi valori corrispondo ai picchi che superano la linea nera nei grafici precedenti. La maggior parte di queste misure derivano perō da prelievi effettuati entro i 5 mesi dall’incidente (solo 5 misure su 20 di quelle che superano il limite sono state effettuato pių di 5 mesi dopo) e i valori pių alti letti derivano dai primi giorni dopo l’incidente.
Se non guardiamo le medie giornaliere ma direttamente le singole misure effettuate a partire dal 150° giorno, troviamo invece che su 1724 misure 84 sono risultate superiori ai limiti di legge, che corrispondono al 5% circa. Le misure totalmente pulite sono invece 360, corrispondenti al 20% circa. Le misure con contaminazione inferiore o uguale a 100 Bq/kg sono invece 1116, corrispondenti al 65% circa del totale. Se si comparano queste cifre con la percentuale di misure pulite sul campione totale di 2393 misure, si trova che sono 465 corripondenti al 19% circa del totale; mentre le misure con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg sul campione totale sono 1467, corrispondenti al 61%.
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere (> 5 mesi) | 13% | 49% | 5% |
Campione completo (>5 mesi) | 20% | 65% | 5% |
4.2 Prefettura di Miyagi
La scarsitā di misure della prefettura di Miyagi rispetto a quella di Fukushima non permette di evidenziare con chiarezza una tendenza. Sembra tuttavia esserci una diminuzione media a partire da circa 3-4 mesi.
Se si considera l’insieme totale delle misure e non la media giornaliera, la situazione č praticamente identica. Su 421 misure totali, 202 sono risultate totalmente pulite (pari al 48% circa) e 416 con valori inferiori a 100 Bq/kg (pari al 99% circa).
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere | 30% | 99% | – |
Campione completo | 48% | 99% | – |
4.3 Prefettura di Ibaraki
I dati della prefettura di Ibaraki sembrano mostrare anche loro un certo abbassamento nei valori medi, con un andamento vagamente simile a quello della prefettura di Fukushima. In questo caso, a partire da circa 3 mesi i valori medi di contaminazione giornaliera sembrano attestarsi intorno ai 50 Bq/kg.
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere | 7% | 94% | 0.6% |
Campione completo | 16% | 92% | 0.5% |
4.4 Prefettura di Iwate
La prefettura di Iwate presenta cosė poche misure e un cosė basso range di contaminazione che č impossibile evidenziare qualunque tendenza. Questo non ha alcuna conseguenza pratica, dato che tutte le medie giornaliere cadono al di sotto di 100 Bq/kg, come č ben visibile nei grafici seguenti.
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere | 40% | – | – |
Campione completo | 62% | 99.7% | – |
5. Carne di Manzo
Da notare che prima della data dell'”affare fieno contaminato”, praticamente non abbiamo misure relative alle prefetture di Miyagi, Ibaraki e Iwate.
5.1 Prefettura di Fukushima
Come detto pių sopra, le misure sulla carne bovina sono state relativamente rare e non particolarmente contaminate fino a quello che abbiamo definito “affare del fieno contaminato”. A partire da questa data, le misure si sono notevolmente intensificate ed hanno permesso di evidenziare una contaminazione in alcuni casi importante.
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere (dopo l’08/07/2011) | 17% | 86% | 5% |
Campione completo (dopo l’08/07/2011) | 77% | 97% | 1% |
5.2 Prefettura di Miyagi
Si puō dire poco riguardo la prefettura di Miyagi. Poche misure e tutte dopo la data dell’08/07/2011 (che si posiziona a circa 4 mesi dall’incidente), le prime misure fino a circa 7 mesi e mezzo presentano una certa contaminazione che sembra invece pių sotto controllo nel periodo successivo.
Per quanto riguarda il campione completo, si tratta di 7963 misure, di cui perō 160 riportano una data di prelievo del campione sconosciuta e pertanto non utilizzabili in questa statistica. Tutti questi campioni sono stati pubblicati fra il 23 luglio e il 18 agosto. Dei 7803 campioni che restano, 38 sono al di sopra dei limiti di legge (pari allo 0.5% circa) e localizzati prevalentemente nel mese di agosto. 6827 sono completamente puliti (pari all’87% circa) e 7502 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 96% circa)
0 Bq/kg | <100 Bq/kg | >500 Bq/kg | |
Medie giornaliere | 16% | 84% | 5% |
Campione completo | 87% | 96% | 0.5% |
5.3 Prefettura di Ibaraki
C’č ben poco da dire sulla prefettura di Ibaraki, praticamente tutte le misure rivelano una buona condizione per quanto riguarda la carne.
0 Bq/kg | >500 Bq/kg | ||
Medie giornaliere | 53% | 99.1% | – |
Campione completo | 95% | 99.6% | – |
5.4 Prefettura di Iwate
Per la prefettura di Iwate si può parzialmente ripetere quello che abbiamo detto per la prefettura di Miyagi, salvo constatare che in questo caso la situazione è ancora meno definita. Si nota certamente una diminuzione media della contaminazione a partire da circa 7 mesi e mezzo ma sono presenti ancora diverse misure al di sopra dei limiti legali dopo questo periodo.
Una analisi della distribuzione delle medie giornaliere ci mostra esattamente questo: è presente una lunga coda verso le alte contaminazioni, paragonabile a quella della prefettura di Fukushima, e che si estende temporalmente fino alle ultime misure. La frazione di queste misure è in ogni caso relativamente piccola.
Di 112 medie giornaliere, 8 sono risultano superiori ai limiti di legge (pari al 7% circa). Le misure a contaminazione nulla sono 22 (pari al 20% circa) e 87 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 78% circa).
Per quanto riguarda il campione totale, si tratta di 4139 misure di cui solo 4110 utilizzabili (le altre non riportano la data di prelievo del campione). Di queste, 16 sono superiori ai limiti di legge (pari allo 0.4% circa), 3582 hanno contaminazione nulla (pari all’87% circa) e 3973 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 97%)
0 Bq/kg | >500 Bq/kg | ||
Medie giornaliere | 20% | 78% | 7% |
Campione completo | 87% | 97% | 0.4% |