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Un articolo tendenzioso su Fukushima

Ci occupiamo oggi di un vero caso di terrorismo psicologico: Fukushima Scientists: World’s Oceans Now Completely Uninhabitable (e del link di rimando Fukushima Officials: Humans Should Never Eat Fish Again). E non parleremo nemmeno dell’immagine dell’articolo, che non ha nulla a che vedere con Fukushima (si tratta della foto di uno spiaggiamento di Globicephala macrorhynchus in Australia del 18 marzo 2011, che può essere trovata qua).

Diciamolo subito: questo articolo è un ammasso di informazioni false, mezze verità e presentazioni tendenziose. Senza un solo riferimento verificabile per tutte le affermazioni che fa: leggiamo costantemente “scienziati dicono”, ma mai un solo link a uno di questi articoli. Qui di seguito faremo un’analisi sommaria di questo articolo.

Nell’articolo linkato Fukushima Officials: Humans Should Never Eat Fish Again leggiamo:

  • The contaminated water is believed to contain traces of radioactive iodine, cesium, and strontium-89 and 90.” “Is believed”, cioé “si pensa”, non è un buon inizio. Questa frase contiene due errori di base: con una vita media di 8 giorni lo iodio radioattivo è totalmente scomparso 3 mesi dopo l’incidente (a essere generosi) e non si fa distinzione fra Cs-134 e Cs-137, che hanno vita media molto differente. Con una vita media di circa 2 anni, il Cs-134 si è ridotto al 12% della quantità originale ed è in costante diminuzione.
  • Despite efforts from the Japanese government to bring the problem under control, the fish have been saturated by the continuous radiation“: questo è semplicemente falso, basta leggere le misure pubblicate. Senza considerare il fatto che diverse specie di pesce reagiscono in maniera diversa.
  • The contamination has also resulted in the closure of fishing industries“. Le industrie non hanno chiuso a causa delle elevate radiazioni, hanno chiuso in via cautelativa. Non è la stessa cosa.

Nell’articolo linkato Fukushima Scientists: World’s Oceans Now Completely Uninhabitable leggiamo:

  • it was only a month ago that TEPCO was stating it would be dumping all the radioactive material into our oceans.” Vero, ma tendenzioso. Di cosa parliamo in realtà? Innanzitutto, parliamo di acqua di falda che attraversa i reattori. Quest’acqua passa attraverso diversi sistemi di depurazione sul sito di stoccaggio per eliminare tutti contaminanti fino a contenere solo trizio, che è particolarmente difficile da eliminare. Il trizio totale prodotto da Fukushima è di 3.2PBq. Per confronto, quello rilasciato dai test in atmosfera è 186,000 PBq e la produzione annuale del sole è di 148 PBq. I rilasci avverranno inoltre secondo le formule di rilascio internazionali, quindi le stesse con cui rilasciano i reattori nucleari francesi, per esempio. E inoltre la TEPCO ha il permesso dei pescatori per scaricare in mare da 2 o 3 anni ma ha sempre rinviato.
  • Around 300 to 450 tons of nuclear-contaminated materials is leaking from Fukushima on a daily basis.” Una piscina olimpica fa circa 2500 tonnellate, 400 tonnellate scaricate nell’oceano sono assolutamente niente. Senza contare che da subito dopo l’incidente sono state costruite delle barriere protettive intorno alla centrale per limitare la dispersione in mare delle perdite di acqua contaminata. “On a daily basis“, dall’11 marzo 2011 su base giornaliera? Questo non è credibile e non vero e sarebbe interessante avere la fonte della notizia che, ovviamente, non c’è.
  • the contaminated water contains traces of radioactive iodine, cesium, and strontium-89 and 90“. Come già detto, lo I-131 è già totalmente sparito, per il cesio occorre fare distinzione. Inoltre, stiamo parlando dell’acqua antistante alla centrale dentro le barriere protettive o in mezzo all’oceano? Parliamo di “traces“, tracce? Nell’oceano ci sono “tracce” di ben altro e più pericoloso, per esempio mercurio per non cercare lontano. Ancora, non ripeteremo mai abbastanza che quelle che conta è l’emivita biologica (legata al tempo di espulsione dal corpo dell’elemento) che è di 51 giorni per il Cesio e abbastanza variabile (da qualche giorno a qualche anno) per lo Stronzio. Se si considera che 1) le dosi di contaminazione sono bassissime, 2) che il Cesio e lo Stronzio radioattivo non sono più prodotti dopo l’incidente e quindi diminuiscono costantemente e 3) una dieta normale implica diverse qualità e provenienze di alimenti, il che rende l’intera questione molto meno drammatica del messaggio che si vuole far passare.
  • A recent robot probe captured what appears to be fall out from the 2011 meltdown. The image reveals what many believe to be melted nuclear fuel that deposited itself as a cover on the ocean floor“. Questo è semplicemente falso. Il robot è penetrato nel reattore per la prima volta e ha fatto delle riprese. Nessuna ripresa è stata fatta sul fondo dell’oceano. E infatti, nella didascalia della foto riportata nell’articolo dopo questa frase, si legge chiaramente “believed to be nuclear fuel that had melted in the 2011 accident during a probe inside of the Unit 3 reactor “. Bisogna aggiungere altro?
  • TEPCO claimed the levels were at 530 sieverts per hour. Even a minuscule amount of exposure to this level of radiation could kill a human”. Certo, ma dove? l’articolo stesso (dopo aver scritto questa frase) si affretta a correggere il tiro con “These recordings were taken from the reactor’s core“. Poi semina ancora il dubbio con: “however, one must ask, where is this stuff being deposited?“. Risposta: da nessuna parte. Sono confinati nella cinta di protezione del reattore e sarà un problema solo per lo smantellamento. Andrà a far parte della piccolissima parte di scorie altamente radioattive, che saranno trattate e stoccate, presumibilmente, come le alte.

Per avere un quadro più corretto della situazione segnalo questo e questo articolo sulla contaminazione su questo stesso sito e il Rapporto preliminare WHO

Questo articolo è tradotto anche in fr_FR.

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