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Un article biaisé sur Fukushima

Nous traitons aujourd’hui d’un vrai cas de terrorisme psychologique: Fukushima Scientists: World’s Oceans Now Completely Uninhabitable (et un lien Fukushima Officials: Humans Should Never Eat Fish Again). Et nous ne parlerons même pas d’ailleurs de la photo de l’article, qui n’a rien à voir avec Fukushima puisqu’il s’agit de  l’image de l’un des échouages de Globicephala macrorhynchus en Australie le 18 Mars 2011 (duquel vous trouverez plus d’informations ici).

Disons-le clairement : cet article est un tas de désinformation, de demi-vérités et de présentations trompeuses. Sans aucune référence vérifiable pour les revendications qu’il expose: nous lisons constamment « les scientifiques disent » sans jamais voir un lien vers un de ces éléments. Dans la suite, nous ferons une analyse de cet article sans entrer trop en profondeur. Continue reading

Analyse Statistique de la contamination alimentaire à Fukushima 2014-10-02

Sommaire

Abstract

Trois ans et demis se sont écoulés depuis l’incident nucléaire à la centrale de Fukushima Dai-chi. Pendant ce temps, le gouvernement japonais a mis en place une campagne de surveillance des aliments sans précédent afin de vérifier régulièrement la conformité des produits destinés aux marchés et d’empêcher la commercialisation de produits contaminés. L’analyse statistique réalisée dans cet article sur la base des données publiées par le MHLW a établi que les produits les plus contaminés sont regroupés en certaines catégories peu nombreuses et facilement identifiables. Notamment, les produits les plus touchés sont ceux d’origine sauvage, par rapport à ceux issus d’élevages ou cultivations. La situation est résumée brièvement dans le tableau et détaillée dans cette étude.

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Analisi Contaminazione Fukushima – 2012-01-21

Uno sguardo retrospettivo sulla situazione della contaminazione alimentare in Giappone
iguardante la carne di manzo ed i prodotti ittici

1. Limiti di validità e procedura seguita per questo studio

I dati utilizzato per questo piccolo studio sono quelli pubblicati dal Ministero della Salute (MHLW), che ammontano ormai a un totale di circa 90 000 misure, di cui circa 5800 di prodotti ittici e ben circa 60 000 di carne di manzo.

Lo scopo di questo articolo non è di fare un’analisi statistica dettagliata, che non risulta in ogni caso semplice, ma di dare un panorama generale sulle misure finora raccolte per la carne di manzo e i prodotti ittici in generale.

Le prime domande che si pone il lettore medio crediamo siano due:

  • Come evolve la contaminazione degli alimenti nel tempo?
  • Quale frazione dei prodotti in commercio presenta una contaminazione più o meno importante o è del tutto pulita?

A queste due domande cerchiamo di rispondere in questo articolo. Abbiamo quindi innanzitutto pensato di osservare l’evoluzione della contaminazione in questi mesi. Per fare questo abbiamo fatto una media sulle misure prese un determinato giorno e le abbiamo messe in un grafico in funzione del numero di giorni passati dall’incidente. Per rispondere alla seconda domanda abbiamo invece deciso di mostrare come queste misure si distribuiscono rispetto al loro contenuto in termini di Cesio. Quest’ultimo tipo di grafico, detto istogramma delle frequenze, mostra il numero di misure che cade in un determinato intervallo. Per esempio, guardando il primo grafico relativo alla contaminazione ittica nella prefettura di Fukushima, si vede che il numero di misure che hanno riportato un valore fra 0 e 100 Bq/kg sono circa 90 (primo rettangolino a sinistra). Attenzione al fatto che il numero riportato in questo istogramma riguarda il valore mediato giornaliero e non la totalità delle misure.

Sappiamo che questo falsa in un certo senso l’analisi che presentiamo, perché non tiene adeguatamente conto, ad esempio, di come i diversi alimenti sono ripartiti nella dieta tipica giapponese, ma visto che questo studio non ha la pretesa di essere di alto livello scientifico abbiamo scelto di considerare una sorta di media dell’intero settore alimentare su una giornata.

Questa maniera di procedere dà anche origine a delle fluttuazioni intorno a quello che potremmo definire un « valore medio », in quanto la media giornaliera dipende anche da che tipo di alimento è stato misurato. In altri termini, se oggi scelgo di misurare un tipo di alimento che è fortemente contaminato e domani no, avrò una fluttuazione nelle misure che non ha una reale base fisica ma che dipende dal modo con cui ho campionato il prodotto. Un’analisi più accurata deve quindi necessariamente prendere in considerazione alimenti campione specifici, questo sarà probabilmente l’oggetto di futuri post sull’argomento.

Abbiamo fatto questo per la carne di manzo e per i prodotti ittici perché sono quelli più trascurati nei rapporti bi-settimanali (a causa dell’enorme quantità di dati da trattare ogni volta) e per le prefetture più colpite, ovvero Fukushima, Miyagi, Ibaraki e Iwate. Per quanto riguarda le altre prefetture, non sono state prese in considerazione per due motivi: il primo, più importante, è che i dati disponibili una volta raggruppati per fare questa analisi sono troppo pochi per poter concludere qualunque cosa; in secondo luogo abbiamo ritenuto la situazione di queste quattro prefetture abbastanza rappresentativa del peggior caso possibile.

I dati presentati si riferiscono alle misure prese fra l’11 marzo 2011 (data dell’incidente) e i primi di gennaio 2012.

Il criterio del limite di 500 Bq/kg fissato dal Governo giapponese per il ritiro dal commercio è ben illustrato in questo link e in quest’altro e appare seguire le linee guida del Codex Alimentarius. Come sappiamo, il governo ha adottato una politica abbastanza restrittiva da questo punto di vista e nonostante questo, come vedremo, parecchie misure cadono al di sotto dei limiti imposti.

Un altro livello importante nelle analisi è stato scelto da noi a 100 Bq/kg, come indicativo di un livello di contaminazione al di sotto del quale gli alimenti possono essere considerati come puliti per tutti i casi pratici. Questo livello deve essere ritenuto più importante delle misure riportate a 0 Bq/kg (« completamente pulite »), in quanto in alcuni casi la segnalazione del Ministero della salute si limitava a riportare la dicitura « inferiore ai limiti di misura ». Questo significa in pratica che alcune misure segnalate come 0 Bq/kg possano in realtà avere dei valori di poche decine di Bq/kg, situazione che non altera invece le statistiche riguardanti le misure inferiori a 100 Bq/kg. Consigliamo pertanto di tenere queste come riferimento.

Un’ultima nota: i lettori più attenti noteranno che nei grafici non sempre il livello di Cs-137 segue il livello di Cesio totale (la differenza fra le due linee rappresenta la componente di Cs-134). Questo è dovuto al fatto che in diversi rapporti il MHLW riporta il valore di Cesio totale senza dettagliare la componente in Cs-137 e Cs-134.

2. Risultati dello studio

Siccome il tempo di dimezzamento del Cs-137 è di circa 30 anni e eventuali fenomeni di sedimentazione marina sono già avvenuti, le tendenze posteriori a 5 mesi dalla data dell’incidente evidenziate per la contaminazione marina possono ormai considerarsi in linea di massima stabili. E’ vero tuttavia che il sistema marino è estremamente complesso che chiama in causa pesci di fondale e pesci predatori che assimilano il contaminante in maniera più stabile e più in ritardo rispetto ai pesci filtratori, questo argomento potrebbe quindi essere l’oggetto di un futuro articolo. La contaminazione dei prodotti ittici esiste certamente, e in diversi casi si rilevano valori degni di attenzione. Tuttavia, essa riguarda essenzialmente la prefettura di Fukushima, in maniera molto minore le prefetture di Ibaraki e Miyagi ed è praticamente inesistente per la prefettura di Iwate. Inoltre, a partire dal 5 mese si può notare una diminuzione della contaminazione media. Questo non è certamente dovuto al decadimento dei contaminanti, ma più probabilmente al fatto che questi si sono depositati e impattano una parte più ristretta dell’ambiente marino.

Per quanto riguarda la carne, il numero di misure pulite è molto superiore a quello che si ci potrebbe attendere a priori, tuttavia si possono trovare ancora alcuni campioni che presentano una contaminazione importante. La situazione della contaminazione della carne di manzo è infatti meno chiara di quella dei prodotti ittici. Poche misure sono disponibili prima dell’8 luglio, data alla quale si è scoperto che del foraggio contaminato era venduto alle fattorie che allevavano i bovini. Da questo momento in poi il governo ha iniziato una notevole campagna di misure ed ha applicato la politica di ritirare (acquistando) a monte della catena di produzione i capi contaminati. L’analisi effettuata mostra che questa politica ha dato i suoi frutti nell’arco di 2-3 mesi, in quanto gli alti tassi di contaminazione misurati subito dopo quello che chiameremo l' »affare fieno contaminato » sono diminuiti notevolmente. Misure superiori ai valori limite della legge esistono ancora, e questo si lega al fatto che la contaminazione dei bovini si è estesa a macchia di leopardo in maniera non facilmente controllabile e monitorabile nelle differenti prefetture. Molta carne è quindi ormai pulita, ma non si può escludere la possibilità di imbattersi in una partita di carne ancora contaminata. Diverso il discorso per la carne di animali selvaggi, che qui non è preso in considerazione.

Riportiamo due tabelle riassuntive che mostrano la percentuale delle misure con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg e superiore ai limiti di legge.

Misurazioni della contaminazione ittica per prefettura

Fukushima(*) Miyagi Ibaraki Iwate
<100 Bq/kg 65% 99% 92% 99.7%
>500 Bq/kg 5% 0.5%

(*) Per Fukushima, misure a partire da 5 mesi

Misurazioni della contaminazione della carne di manzo per prefettura

Fukushima(*) Miyagi Ibaraki Iwate
<100 Bq/kg 97% 96% 99.6% 97%
>500 Bq/kg 1% 0.5% 0.4%

(*) Per Fukushima, misure a partire dall’8 luglio (affare « fieno contaminato »)

3. Confronto generale della situazione nelle quattro prefetture

3.1 Contaminazione Ittica

Come si vede nei grafici seguenti, la maggior parte della contaminazione ittica rimane concentrata nei prodotti della prefettura di Fukushima, seguita a parecchia distanza dalla prefettura di Ibaraki. Rispetto a queste, la contaminazione delle altre due prefetture è praticamente inesistente.

In questo grafico si vede il dettaglio della zona bassa, inferiore a 1000 Bq/kg, dove si vede chiaramente che le prefetture di Miyagi e Iwate non sono particolarmente colpite dalla contaminazione marina.

3.2 Contaminazione della carne di manzo

La situazione della carne di manzo è più complessa. Al principio abbiamo poche misure nella prefettura di Fukushima, non particolarmente contaminate. Intorno all’8 luglio si scopre che diverse partite di fieno contaminato erano state vendute agli allevatori: a partire da questo momento, le misure di manzo si intensificano notevolmente, mettendo in evidenza una discreta contaminazione distribuita a macchia di leopardo. Questo si può dedurre dai grafici presentati in base a due indizi: esistono notevoli oscillazioni nei valori medi giornalieri (la contaminazione dipende molto dalle particolari fattorie e dai punti di macellazione) e un brusco aumento della contaminazione media proprio a partire da questa data.

4. Prodotti Ittici

4.1 Prefettura di Fukushima

Un grafico della contaminazione media nei prodotti ittici nella prefettura di Fukushima mostra che vi è stato un netto abbassamento medio di questa contaminazione a partire da circa 3 mesi dopo l’incidente. A partire da questo momento la contaminazione resta sostanzialmente costante, e si attesta su valori di circa 250-300 Bq/kg pur con una certa variabilità, come si vede in questo grafico:

e un dettaglio riguardante le misure posteriori a partire dal 150° giorno (circa 5 mesi):

L’abbassamento iniziale può probabilmente essere spiegato dal fatto che parte dei contaminanti all’inizio presenti nell’acqua si sono depositati sul fondo, mentre il valore circa costante che si riscontra attualmente è dovuto al lungo tempo di decadimento del Cesio. Un indizio in questo senso è dato dal fatto che buona parte della contaminazione è portata da diverse specie ittiche che vivono sui fondali (sogliole, merluzzi, rombi, ecc.).

La distribuzione delle misure mostra una grossa concentrazione di queste al di sotto di 1000 Bq/kg, ed in particolare al di sotto dei 500 Bq/kg fissati dalla legge per il ritiro dal commercio. Guardando il grafico si puo’ notare la presenza di diverse misure al di sopra del limite di 500 Bq/kg, questi valori corrispondo ai picchi che superano la linea nera nei grafici precedenti. La maggior parte di queste misure derivano però da prelievi effettuati entro i 5 mesi dall’incidente (solo 5 misure su 20 di quelle che superano il limite sono state effettuato più di 5 mesi dopo) e i valori più alti letti derivano dai primi giorni dopo l’incidente.

Su un totale di 205 medie giornaliere, 22 sono risultate al di sopra dei limiti di legge, corrispondenti a circa l’11% del totale. 22 medie giornaliere sono risultate assolutamente pulite (11% circa) e 89 con contaminazione inferiore ai 100 Bq/kg (circa il 43%). Queste cifre non rendono tuttavia pienamente giustizia alla situazione attuale, in quanto comprendono gli elevati valori dei primi mesi che non si sono più ripresentati. Per quanto riguarda quindi lo stato attuale, estrapolato considerando il campione successivo a 150 giorni dall’incidente, troviamo che su 120 misure solo 5 risultano superiori ai limiti (circa 4%), 16 con contaminazione nulla (13% circa) e 59 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (49% circa). Una buona parte delle medie giornaliere completamente pulite (16 su 22, circa il 72%) è stata trovata in questi ultimi mesi, percentuale che scende al 65% del totale se consideriamo le misure con valori inferiori ai 100 Bq/kg.

Se non guardiamo le medie giornaliere ma direttamente le singole misure effettuate a partire dal 150° giorno, troviamo invece che su 1724 misure 84 sono risultate superiori ai limiti di legge, che corrispondono al 5% circa. Le misure totalmente pulite sono invece 360, corrispondenti al 20% circa. Le misure con contaminazione inferiore o uguale a 100 Bq/kg sono invece 1116, corrispondenti al 65% circa del totale. Se si comparano queste cifre con la percentuale di misure pulite sul campione totale di 2393 misure, si trova che sono 465 corripondenti al 19% circa del totale; mentre le misure con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg sul campione totale sono 1467, corrispondenti al 61%.

0 Bq/kg <100 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere (> 5 mesi) 13% 49% 5%
Campione completo (>5 mesi) 20% 65% 5%

4.2 Prefettura di Miyagi

La scarsità di misure della prefettura di Miyagi rispetto a quella di Fukushima non permette di evidenziare con chiarezza una tendenza. Sembra tuttavia esserci una diminuzione media a partire da circa 3-4 mesi.

In ogni caso, le misure di questa prefettura non hanno mai superato i livelli massimi ammessi per il commercio. Dalla distibuzione delle misure medie giornaliere, si vede bene che la maggior parte delle misure sono anche al di sotto dei 100 Bq/kg:

In particolare, su 142 medie giornaliere disponibili, 43 sono risultate pulite (pari al 30% circa) e ben 140 inferiori a 100 Bq/kg, pari al 99% circa delle misure medie giornaliere.

Se si considera l’insieme totale delle misure e non la media giornaliera, la situazione è praticamente identica. Su 421 misure totali, 202 sono risultate totalmente pulite (pari al 48% circa) e 416 con valori inferiori a 100 Bq/kg (pari al 99% circa).

0 Bq/kg <100 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 30% 99%
Campione completo 48% 99%

4.3 Prefettura di Ibaraki

I dati della prefettura di Ibaraki sembrano mostrare anche loro un certo abbassamento nei valori medi, con un andamento vagamente simile a quello della prefettura di Fukushima. In questo caso, a partire da circa 3 mesi i valori medi di contaminazione giornaliera sembrano attestarsi intorno ai 50 Bq/kg.

Guardando l’istogramma delle misure medie giornaliere, si vede che solo in un caso queste hanno superato i limiti di legge di 500 Bq/kg. Si tratta di una misura di circa 760 Bq/kg (quindi non particolarmente superiore al valore limite) presa il 48° giorno dall’incidente. Come si vede meglio in questo grafico, la maggior parte delle misure si attesta su un valore medio inferiore a 50 Bq/kg e quelle superiori a 100 Bq/kg sono praticamente inesistenti. Su 169 medie giornaliere, le misure che sono risultate completamente pulite sono 12 (pari al 7% circa), mentre quelle inferiori ai 100 Bq/kg sono ben 159 (pari al 94%)

Sulla totalità delle misure, che ammontano a 902, 5 misure sono risultate superiori ai limiti di legge (pari allo 0.5% circa), mentre le misure risultate completamente pulite sono 147 (pari al 16% circa) e quelle con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg sono 833 (pari al 92%) Le misure superiori ai limiti di legge sono tutte state rilevate nel mese di aprile, tranne una sola misura riportata il 01/09/2011.

0 Bq/kg <100 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 7% 94% 0.6%
Campione completo 16% 92% 0.5%

4.4 Prefettura di Iwate

La prefettura di Iwate presenta così poche misure e un così basso range di contaminazione che è impossibile evidenziare qualunque tendenza. Questo non ha alcuna conseguenza pratica, dato che tutte le medie giornaliere cadono al di sotto di 100 Bq/kg, come è ben visibile nei grafici seguenti.


Possiamo quindi solo evidenziare come su 85 medie giornaliere, 34 siano perfettamente pulite (pari al 40%):


Guardando invece alla totalità delle misure, su un totale di 336, una sola misura è risultata superiore a 100 Bq/kg (104 Bq/kg il 26/09/2011) e 209 assolutamente pulite (pari al 62% circa)

0 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 40%
Campione completo 62% 99.7%

5. Carne di Manzo

Da notare che prima della data dell' »affare fieno contaminato », praticamente non abbiamo misure relative alle prefetture di Miyagi, Ibaraki e Iwate.

5.1 Prefettura di Fukushima

Come detto più sopra, le misure sulla carne bovina sono state relativamente rare e non particolarmente contaminate fino a quello che abbiamo definito « affare del fieno contaminato ». A partire da questa data, le misure si sono notevolmente intensificate ed hanno permesso di evidenziare una contaminazione in alcuni casi importante.


Se guardiamo la distribuzione delle misure, tuttavia, vediamo che le misure che presentano una contaminazione realmente elevata, superiore ai limiti di legge, sono relativamente poche e senz’altro meno di quello che ci si poteva attendere. Delle 9 misure superiori ai 500 Bq/kg, 4 sono immediatamente successive alla scoperta dell' »affare » e una di poco posteriore all’incidente (20° giorno). Sembra che si possa concludere, quindi, che il meccanismo messo in pratica dal Ministero (che ricordiamo consisteva in controlli a tappeto e riacquisto della carne a monte della catena di produzione) sia stato in fin dei conti efficace.


Su 146 medie giornaliere posteriori al 08/07/2011, 7 sono risultate superiori ai limiti di legge (pari al 5% circa), 17 con contaminazione nulla (pari al 12% circa) e 125 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari all’86% circa). Riguardo le misure totali, sempre posteriori al 08/07/2011, su 3608 misure effettuate su campioni di carne di manzo utilizzabili (escludendo quelle che non riportano la data di campionamento), 38 sono risultate superiori ai limiti di legge (pari all’1% circa) e sono prevalentemente concentrate nei mesi di luglio e agosto. 2773 sono risultate pulite (pari al 77% circa) e sono concentrate quasi tutte a partire dal mese di settembre. Le misure con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg sono 3498, pari al 97% circa.

0 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere (dopo l’08/07/2011) 17% 86% 5%
Campione completo (dopo l’08/07/2011) 77% 97% 1%

5.2 Prefettura di Miyagi

Si può dire poco riguardo la prefettura di Miyagi. Poche misure e tutte dopo la data dell’08/07/2011 (che si posiziona a circa 4 mesi dall’incidente), le prime misure fino a circa 7 mesi e mezzo presentano una certa contaminazione che sembra invece più sotto controllo nel periodo successivo.


La distribuzione delle misure ci dice ancora una volta che la maggior parte delle misure presenta una bassa contaminazione.


Solo due misure hanno superato il limite legale in questa prefettura. Di 171 medie giornaliere, 9 misure sono risultate superiori ai limiti di legge (pari al 5% circa) e risultano sparpagliate lungo il periodo in esame. 27 sono risultate completamente pulite (pari al 16% circa) e 144 sono risultate con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg, pari all’84% circa.

Per quanto riguarda il campione completo, si tratta di 7963 misure, di cui però 160 riportano una data di prelievo del campione sconosciuta e pertanto non utilizzabili in questa statistica. Tutti questi campioni sono stati pubblicati fra il 23 luglio e il 18 agosto. Dei 7803 campioni che restano, 38 sono al di sopra dei limiti di legge (pari allo 0.5% circa) e localizzati prevalentemente nel mese di agosto. 6827 sono completamente puliti (pari all’87% circa) e 7502 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 96% circa)

0 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 16% 84% 5%
Campione completo 87% 96% 0.5%

5.3 Prefettura di Ibaraki

C’è ben poco da dire sulla prefettura di Ibaraki, praticamente tutte le misure rivelano una buona condizione per quanto riguarda la carne.


Dall’istogramma si vede che le misure che superanno i 10 Bq/kg sono molto poche.


Le medie giornaliere sono 114, di cui solo una ha superato i 100 Bq/kg, restando comunque molto al di sotto del limite legale (119 Bq/kg). Le misure con contaminazione nulla sono 60, pari al 53% circa.

Per quanto riguarda il campione totale, solo 5972 delle 5992 sono utilizzabili (le altre non riportano la data di prelievo del campione). Di queste, 5690 sono perfettamente pulite (pari al 95%) e 5953 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 99.6%). 12 delle 19 misure che hanno superato i 100 Bq/kg riguardano il mese di luglio e agosto.

0 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 53% 99.1%
Campione completo 95% 99.6%

5.4 Prefettura di Iwate

Per la prefettura di Iwate si può parzialmente ripetere quello che abbiamo detto per la prefettura di Miyagi, salvo constatare che in questo caso la situazione è ancora meno definita. Si nota certamente una diminuzione media della contaminazione a partire da circa 7 mesi e mezzo ma sono presenti ancora diverse misure al di sopra dei limiti legali dopo questo pediodo.


Una analisi della distribuzione delle medie giornaliere ci mostra esattamente questo: è presente una lunga coda verso le alte contaminazioni, paragonabile a quella della prefettura di Fukushima, e che si estende temporalmente fino alle ultime misure. La frazione di queste misure è in ogni caso relativamente piccola.


Di 112 medie giornaliere, 8 sono risultano superiori ai limiti di legge (pari al 7% circa). Le misure a contaminazione nulla sono 22 (pari al 20% circa) e 87 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 78% circa).

Per quanto riguarda il campione totale, si tratta di 4139 misure di cui solo 4110 utilizzabili (le altre non riportano la data di prelievo del campione). Di queste, 16 sono superiori ai limiti di legge (pari allo 0.4% circa), 3582 hanno contaminazione nulla (pari all’87% circa) e 3973 con contaminazione inferiore a 100 Bq/kg (pari al 97%)

0 Bq/kg >500 Bq/kg
Medie giornaliere 20% 78% 7%
Campione completo 87% 97% 0.4%